La pellicola sarà più o meno chiaramente ispirato alla grande scuola italiana del thriller anni ’70.
Dopo anni dedicati a co-sceneggiare le pellicole del grandissimo Guillermo del Toro, sembra essere giunta l’ora per Antonio Trashorras di fare il proprio personale esordio dietro alla macchina da presa, declinato secondo una scuola molto lontana da quella che intuitivamente si sarebbe portati a credere…
Sinossi ufficiale: In una piccola lavanderia automatica nascosta all’interno di un vicolo, Rosa si scopre intrappolata, completamente isolata dall’esterno e impossibilitata a sfuggire da una situazione da incubo di cui sembra essere responsabile un temuto serial killer. All’alba e dopo ore di indicibile angoscia, immersa in un sadico giocare al gatto col topo, la giovane ragazza scoprirà qualcosa di ancora più terrificante sulla natura del suo aggressore.
Presentata inizialmente come pellicola horror tout court, Blind Alley/El Callejon è stato poi definito di volta in volta un “action-thriller che prende una decisa deriva horror, una piccola produzione indie fatta per spaventare” dal suo stesso regista/sceneggiatore e una pellicola nato nel solco del nuovo horror/thriller francese a là Ils. Più o meno chiaramente ispirato alla grande scuola italiana del thriller anni ’70 – Bava è uno degli espliciti modelli del’autore spagnolo – Blind Alley sarà sorretto per la quasi totalità sulle spalle della protagonista Ana de Armas, ventitreenne cubana e volto noto di diversi serial tv spagnoli; coproduzione tra Spagna e Colombia, la pellicola è attualmente in fase di produzione. Presto aggiornamenti.
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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