Cinema Drive Angry 3D

Drive Angry 3D

Un Nicholas Cage molto incazzato è John Milton, un padre privato dell’amore di una figlia e un nonno che rischia di perdere anche l’unica nipote.

Patrick Lussier gira Drive Angry 3D direttamente in tre dimensioni, rendendo così gli effetti speciali i veri co-protagonisti della pellicola.

Che il 3D non fosse solo un elemento aggiuntivo per aumentare gli incassi al botteghino, ce lo aveva già dimostrato Alexandre Aja con Piranha 3D. Sebbene Patrick Lussier ne aveva già fatto uso (seppur limitato) in San Valentino di sangue 3D, questa volta decide di andare oltre: gira Drive Angry 3D direttamente in tre dimensioni, rendendo così gli effetti speciali i veri co-protagonisti della pellicola.

Un Nicolas Cage molto incazzato è John Milton, un padre privato dell’amore di una figlia e un nonno che rischia di perdere anche l’unica nipote. Per evitare l’uccisione dell’innocente neonata, Milton evade dall’Inferno per tornare sulla Terra e vendicarsi. Dopo essersi procurato una fiammante auto d’epoca, John si mette sulle tracce del colpevole, un eccellente Billy Burke a capo di una setta satanica. Ad aiutarlo nell’impresa ci sono la bellissima cameriera Piper – Amber Heard e l’intrepido amico David Morse che, tra una sparatoria e l’altra, cercano anche di depistare “il Contabile”, un William Fichtner in versione killer pericoloso, assoldato da Satana in persona per riportare il fuggitivo nell’Olimpo dei dannati.

Innegabile che il nuovo film di Lussier sia un’opera volutamente (?) multicitazionistica. Alcune scene sembrano prese direttamente dal coatto autoironismo buonista di Shoot’Em up o dalla fortunata serie dei Fast &… Ma Nicolas Cage, però, sembra un Kurt Russel uscito male, un personaggio scopiazzato da quelli allucinati di Tarantino, un coatto eccessivamente grezzo e sempre sopra le righe. In realtà, tutto Drive Angry è sopra le righe: inseguimenti, sesso, rabbia e vendetta sono sempre ostentati, rimarcati, spiattellati sullo schermo tridimensionale, quasi come se lo spettatore potesse, volendo, condividerli. Ma non è così: primo perché il 3D dà solo l‘illusione che gli oggetti e le persone possano fuoriuscire dallo schermo e secondo perché, probabilmente, il pubblico non ne ha nessuna intenzione. Lussier inventa un personaggio la cui machiavellica intenzione di raggiungere il proprio scopo finisce per sacrificare anche l’incolumità morale di chi siede in sala e non vede l’ora che il nastro della pellicola smetta di scorrere. Il pubblico maschile, dunque, potrà virilmente gioire degli scenari apocalittici e della bambola sexy mozzafiato (messa lì apposta), mentre quello femminile dovrà accontentarsi di vedere che Nicolas Cage, sceso dalla moto, si è tolto il vestito da scheletro e si è messo alla guida di prestigiose auto d’epoca.

 

Drive Angry 3D

(USA, 2011)
Regia: Patrick Lussier
Sceneggiatori: Patrick Lussier, Todd Farmer
Cast: Nicolas Cage, Amber Heard, David Morse, Billy Burke, William Fichtner, Charlotte Ross, Katy Mixon, Wanetah Walmsley, Tom Atkins, Christa Campbell
104 min

About Martina Calcabrini
Ha ereditato l'amore per il cinema horror quando era ancora in fasce. La passione per le creature mostruose, per l'ignoto e per l'oscuro le scorre nelle vene e le permette di affrontare qualsiasi Mostro della notte...

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Comments

[…] le sacrosante regole del buon gusto estetico e narrativo. A tanti, molti, compresa la nostra Martina Calcabrini, Drive angry 3d non è piaciuto. Sacrosanto e si puo’ capire il perchè, ma ieri meditavo se […]

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