Ancora prima che qualcuno potesse solo provare a pensarlo, Jonathan Liebeseman ha dichiarato: “Battle: Los Angeles non sarà Indipendence Day 2“.
Ok, che gli alieni ci osservassero da vicino è un dato appurato. Ma secondo il W.A.T.C.H. – Worldwide Assessment of Threats Concerning Humankind – si stanno facendo un po’ troppo vicini. Tanto da radere al suolo buona parte della nostra civiltà. Ultima speranza per la razza umana, la resistenza di stanza a Los Angeles. E Aaron Eckart (The Dark Knight, Thank You For Smoking).
Sinossi ufficiale: per anni abbiamo semplicemente archiviato tutta la documentazione riguardo gli avvistamenti UFO – Buenos Aires, Seoul, Francia, Germania, China. Ma nel 2011 quelli che fino a quel momento erano solo avvistamenti sono diventati una terrificante realtà quando il pianeta Terra viene attaccato da forze sconosciute . E mentre una dopo l’altra le grandi città della terra si piegano davanti alla forza degli invasori, Los Angles diventa l’ultimo avamposto della resistenza umana. Toccherà al Sergente Nantz e al suo gruppo di marine tracciare una linea di confine sulla sabbia, mentre hanno a che fare con forze che non credevano potessero esistere.
Ancora prima che qualcuno potesse solo provare a pensarlo, Jonathan Liebeseman ha dichiarato: “Battle: Los Angeles non sarà Indipendence Day 2“. Lo mette in chiaro subito il regista (Texas Chainsaw Massacre: The Beginning) quando si tratta di disegnare i contorni della sua ultima fatica, pericolosamente simile a quel trattato scifi di puro orgoglio americano diretto da Roland Emmerich nel 1996. “I nostri sono tempi segnati da una generale e preoccupante perdita di ogni tipo di certezza. Battle: Los Angeles è un film dove i ruoli protagonista/antagonista sono assolutamente ben distinti: in periodi come questo il pubblico è molto ricettivo nei confronti di un certo tipo di cinema“. Gli alieni hanno sferrato un attacco di immani proporzioni al pianeta Terra, e l’ultima speranza per l’umanità è affidata a un giovane e turbolento plotone di marines, tra di loro Michelle Rodriguez (Avatar), comandato dal Sergente Michael Nantz (Aaron Eckart), che ha dichiarato: “Battle: Los Angeles è così potente ed evocativo perché la sua invasione aliena è in grado di riunire non solo la popolazione di Los Angeles, ma quella di tutta la razza umana“. Accompagnato dall’inevitabile, massiccia carrellata di viral marketing, questa volta nella forma di un finto documentario – che verrà anche proposto come vero e proprio trailer della pellicola – relativo a un fattaccio del terzo tipo avvenuto in quel di Los Angeles nel 1942, con tanto di scontri tra le forze aliene e l’esercito yankee, Battle: Los Angeles è entrato nel vivo della promozione, in vita dell’esordio nelle sale USA previsto per il prossimo 11 Marzo 2011.
httpv://www.youtube.com/watch?v=0Bi_9-_sVCQ
httpv://www.youtube.com/watch?v=oQmbGMWlL7w
httpv://www.youtube.com/watch?v=PKC_ORM0vpo
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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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