TRASH HORROR PARADE IV: Jesus Christ Vampire Hunter

Jesus Christ Vampire Hunter sembra un filmino amatoriale girato in una domenica pomeriggio con un branco di amici sbronzi e del tutto privi di joie de vivre.

Esordio nel lungometraggio del reuccio della cazzata Lee Demambre – recentemente tornato agli onori delle cronache grazie all’inguardabile Smash Cut – Jesus Christ Vampire Hunter ha l’indiscusso merito di poter vantare nel proprio minutaggio quella che è probabilmente la scena di vampirizzazione peggio orchestrata della storia del cinema. Chapeau.

Il temibile dottor Pretorius scopre come la pelle delle lesbiche sia in grado di proteggere i vampiri dalla solitamente letale luce del sole. Imbeccato da una ben assortita coppia di seminaristi sulla terribile minaccia che potrebbe spazzar via l’umanità dalla faccia della Terra , Gesù Cristo si rende conto di essere l’unico in grado di opporsi alle orde di vampiri, grazie alla perfetta conoscenza del kung-fu e all’aiuto di una coppia di soci decisamente particolare. Giusto per capire come non basti mettere in fila porcherie, politicamente scorretto e blasfemia da oratorio per fare un film – divertente – in stile Troma: annoiarsi davanti al figlio del Signore che spacca schiene vampire insieme a un luchador a a una suora popputa non è da tutti – stimmate del fuoriclasse: anni dopo col succitato Smash Cut Demambre riuscirà nell’impresa di rendere soporifera una pellicola con protagonista Sacha Grey -. Totale assenza di alcun senso del ritmo filmico e di ritmo in generale, Jesus Christ Vampire Hunter sembra un filmino amatoriale girato in una domenica pomeriggio con un branco di amici sbronzi e del tutto privi di joie de vivre, ma assai utile per individuare la pur sottilissima linea che divide l’inutile ciarpame tout-court dal divertente ciarpame Troma. Belli i nomi biblico-punk dei protagonisti, Johnny Golgotha e Blind Jimmy Leper su tutti.

httpv://www.youtube.com/watch?v=csUNrDl1S6A

httpv://www.youtube.com/watch?v=itWoHzL6n-w

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.