“Quella produzione è stata sin dalle prime battute una barca scalcinata nel cuore di una tempesta perfetta”.
Che qualcosa fosse andato storto lo si era facilmente intuito dalla qualità complessiva del lavoro. Che a corollario della presentazione ufficiale di Capitan America il regista Joe Johnston sentisse la necessità di tornare su quel mezzo disastro filmico chiamato The Wolfman, è stata quantomeno una sorpresa. Questo è quanto aveva da dire.
“Per poter spiegare cos’è stata la direzione di Capitan America, una vera e propria giostra di paure ed emozioni, non posso che tornare sull’esperienza che ho vissuto con The Wolfman” ha esordito il regista “Queste due esperienza non potrebbero che essere più differenti. Ho avuto appena tre settimane per preparare The Wolfman, una quantità di tempo ridicola per cercare di mettere insieme tutti i pezzi coinvolti nella produzione. Ho accettato quel lavoro perché avevo bisogno di soldi, ed è stata l’unica occasione in cui ho permesso a questioni economiche di entrare nel mio processo creativo, del resto i soldi sono da sempre la ragione sbagliata per fare qualcosa che pretende assoluta passione e devozione. Quella produzione è stata sin dalle prime battute una barca scalcinata nel cuore di una tempesta perfetta, vittima di continue indecisioni, lotte intestine, incapacità di chicchessia nell’assumersi le proprie responsabilità e troppi galletti del tutto incapaci all’interno dello stesso pollaio. In casi come questo quando il film funziona, i meriti sono tutti i tuoi; quando è un fallimento, lo è l’infamia. In entrambi i casi sono situazioni del tutto immeritate: in ogni caso mi assumo tutto la responsabilità per quanto successo con The Wolfman“. Amen.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.