Si scrive rivisitazione gotica della fiaba di Cappuccetto Rosso, potrebbe leggersi, considerati i nomi coinvolti e gli sforzi major profusi, Twilight 2.0.
Un triangolo amoroso tra adolescenti, licantropia assortita e una protagonista che, pur essendo Cappuccetto Rosso, della tradizione non sa che farsene e sembra ben decisa a cogliere tutti i frutti offertigli dalla propria turbolenta età. Sa di già sentito? Ovvio se a metter mano alla rivisitazione della fiaba più celebre del mondo è Catherine Hardwicke, già regista del formar di maggior successo del nuovo millennio Twilight.
Si scrive rivisitazione gotica della fiaba di Cappuccetto Rosso, potrebbe leggersi, considerati i nomi coinvolti e gli sforzi major profusi, Twilight 2.0, nuovi soggetti al servizio di quel formidabile format alla base del successo degli adattamenti di Stephanie Meyer. Tematiche adolescenziali, pruriti ormonali sfumati in un romanticismo un tanto al chilo – anche se la carica sessuale del futuro Cappuccetto Rosso Amanda Seyfried (il musical Mamma Mia!) sembra ben più evidente di quella pallida di una Bella qualsiasi – e goticismo da manuale: non a caso la Warner Bros presenta la pellicola come un romantic fantasy thriller.
Scritto da David Leslie Johnson (Orphan) Red Riding Hood vedrà la bionda protagonista nei panni di Valerie, una splendida ragazza contesa da due uomini, l’amato ma squattrinato Peter (Shiloh Fernandez) e il benestante Henry (Max Irons), uomo con cui i genitori hanno organizzato il matrimonio dell’amata figliola. Nel tentativo di realizzare il proprio reciproco amore, Valerie e Peter stanno per fuggire insieme, quando scoprono che la sorella della giovane è appena stata uccisa dal lupo mannaro che infestano i boschi intorno al villaggio. Per anni la gente del villaggio è riuscita a placare la sete di sangue della creatura offrendogli in sacrificio mensile degli animali, ma ora la bestia sembra avere esclusivamente sete di sangue umano. In cerca di vendetta, le genti del villaggio ingaggiano il celebre cacciatore Father Solomon (Gary Oldman), che li mette in guardia sulla reale natura di ciò che vogliono uccidere: bestia assetata di sangue la notte, comune essere umano di giorno. E mentre ad ogni luna piena la morte viene a riscuotere il proprio pegno, Valerie inizia a temere che il lupo mannaro sia qualcuno a lei molto vicino, un qualcuno che ha con lei un rapporto speciale e unico, che potrebbe metterli nella stessa condizione di sospettati e cacciati. Già completo, Red Riding Hood esordirà nelle sale americane dal prossimo 11 marzo 2011.
httpv://www.youtube.com/watch?v=PM8V3cHdSC4
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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