“Adoro la pellicola originale, ma proporre una copia dell’originale sarebbe inutile, tante sono le pellicole che hanno saccheggiato ogni sua idea nel corso degli anni”.
La ricetta secondo Darren Lynn Bousman per riprendersi dal flop del pur validissimo Repo! The Genetic Opera è un brodino fatto di confortante remake-mania e di una pellicola Troma tanto superflua quanto cult. E quindi, che Mother’s Day sia.
Sinossi ufficiale: Dopo una rapina in banca andata storta, tre fratelli prendono la strada di casa in cerca di un covo dove nascondersi, solo per scoprire che la loro madre è sparita e la casa pignorata da mesi. I nuovi abitanti dell’abitazione e i loro ospiti, riuniti in un’intempestiva festa di compleanno, diventano ostaggi dei tre. Al ritorno della madre e della sorella, sarà immediatamente chiaro che la Madre sarà disposta a tutto pur di difendere i propri figli. In un’unica, terrificante serata, la Madre prenderà brillantemente il controllo della situazione e organizzerà la fuga dei figli. Il tutto tra peccati che andranno puniti, segreti rivelati e netti schieramenti, mentre gli ostaggi faranno di tutto per sopravvivere alla più terribile notte della propria vita.
Una spolverata di ammodernamento e via con le danze: il remake firmato da Bousman del lavoro di Charles Kaufman è una pellicola che più affondare le zampe nel brutale disimpegno campestre dell’originale si plasma addosso alla crisi economica e alla conseguente crisi di un intero sistema di valori, a partire dal significativo presupposto narrativo della confisca della casa. Dice Bousman: “Adoro la pellicola originale, ma proporre una copia dell’originale sarebbe inutile, tante sono le pellicole che hanno saccheggiato ogni sua idea nel corso degli anni. Quello che abbiamo fatto io e lo sceneggiatore Scott Milam è stato di trasportare quell’idea nella società attuale, in questa situazione economica, chiedendoci cosa succederebbe ad una famiglia disfunzionale in quel contesto”. Continua poi il regista “Abbiamo cucito sul soggetto originale parecchie idee provenienti da progetti passati mai nati. Materiale a volte anche ironico, ma che avendo a che fare con una madre e del suo rapporto con i figli, non può che assumere i contorni di uno humour nerissimo. Se l’originale era tanto divertente quanto dark, il nostro remake pende certamente verso il lato orrorifico“. Ovvio che tutto l’impianto andasse costruito intorno a una figura femminile forte e convincente: la scelta di regista e produzione è caduta su una Rebecca DeMornay incorniciata da un inedito caschetto castano, storico volto di un decennio di progetto TV e della mini-serie Stephen King ‘s Shining: “La nostra Madre è una figura tanto forte quanto psicopatica, quasi iconica, completamente padrona delle volontà dei figli e guida delle loro azioni malvagie. Gli omicidi, le torture e le violenze sono tutte perpetrate dai figli affinché la Madre sia orgogliosa di loro. Nel concretizzare questa fondamentale urgenza narrativa, Rebecca de Mornay è stata assolutamente fantastica: dimenticate tutto quello che ha fatto in passato, perché in confronto a questo, è roba della Disney“. Al fianco della De Mornay, un nutrito cast che vede Patrick Flueger (Brothers), Warren Kole (24) e Matt O’Leary (Death Sentence) nei panni dei tre figlioli prodigi, Deborah Ann Woll (True Blood), Shawn Ashmore (Frozen), Lisa Marcos (The Listener) e Frank Grillo (Minority Report). Presentato all’annuale edizione del Fantastic Fest dove ha ottenuto riscontri positivi, Mother’s Day è stato acquistato dalla Gigapix Studios in previsione della distribuzione nelle sale USA, prevista per il prossimo 1° aprile 2011.
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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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