“Non ci sono dubbi che in qualche modo riusciremo a portare questa fantastica sceneggiatura sul grande schermo, dovessi spaccarmi la schiena in due“.
E nemmeno Paul Giamatti non si arrende: nonostante da anni tutto sembri suggerire l’impossibilità di dare un degno sequel al cult Bubba Ho-tep, il futuro Colonnello Tom Parker sembra assolutamente determinato a non mollare il colpo…
“Sono due, tre, quattro anni che cerchiamo in tutti i modi di realizzare questa pellicola” ha esordito l’attore “ e prima o poi ce la faremo”. Definire difficoltosa la gestazione di Bubba Nosferatu sarebbe un eufemismo: dopo il traumatico abbandono di sua maestà Bruce Campbell – più o meno prontamente sostituito da Ron Pearlman (Hellboy) – intorno alla produzione della pellicola si è concentrata una quantità tale di intoppi finanziari da trasformarne la realizzazione in una vera e propria chimera. “E’ incredibile, perché saremo arrivati ad un passo dal concludere i giochi in una dozzina di occasioni e ogni volta abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo per un qualche problema economico” continua Giamatti “Sembra che nessuno voglia occuparsi di progetti minori: se non sei in ballo con una commedia da 40 milioni di dollari o con un progetto come Avatar, nessuno di concede la minima attenzione. Sono letteralmente terrorizzati dal lasciarsi coinvolgere in qualcosa di diverso, e da questo punto di vista Bubba Nosferatu è una pellicola decisamente bizzarra e fuori dagli schemi. Il che è ridicolo, perché questo lavoro avrebbe una precisa e nutrita audience“.
Ma l’attore sembra ben lontano dal volersi arrendere: “Non ci sono dubbi che in qualche modo riusciremo a portare questa fantastica sceneggiatura sul grande schermo, dovessi spaccarmi la schiena in due“.
Ma l’attore sembra ben lontano dal volersi arrendere: “Non ci sono dubbi che in qualche modo riusciremo a portare questa fantastica sceneggiatura sul grande schermo, dovessi spaccarmi la schiena in due“.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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