Una terribile minaccia insidia il Ducato di Acquaviva…
In libreria dal primo aprile, per Salani Editore, Il Mangianomi di Giovanni De Feo. In una terra magica e misteriosa, teatro di meraviglie incredibili, qualcosa si aggira nel buio. È il Mangianomi, una creatura inafferrabile e crudele, pronta a rubare a qualunque cosa il proprio nome. Resta una sola speranza agli abitanti del Ducato, vittime ormai del più cupo terrore: affidarsi a Magubalik, un giovane e coraggioso cacciatore, l’unico in grado di sconfiggere il mostro.
Quella che si presentò agli occhi dei soldati quando li trovarono fu una scena agghiacciante. I sei cacciatori giacevano distesi sotto un olmo in un sudario di mosche e silenzio, le gole sbranate a morsi, le armi ancora in pugno come a difendersi da una minaccia.
A vegliarli c’erano i loro cani. Non solo non permettevano a nessuno di avvicinarsi ai corpi dei loro padroni, ma non la smettevano di tremare e di guaire con la testa nella polvere.
Poiché vi erano tracce evidenti di una sparatoria, il terreno fu battuto alla ricerca dei segni del passaggio di qualche belva feroce. Ma i soldati non trovarono né orme, né ciuffi di pelo, né tracce di animali.
Non ci si capiva nulla. I cani erano stati risparmiati, niente e nessuno aveva assalito i loro padroni, eppure quelli erano morti con gli archibugi in mano, dilaniati.
Gli armigeri si sedettero, sudati e perplessi sotto al sole d’autunno: a memoria d’uomo non si era mai visto un tale rompicapo. Fu allora che si accorsero dell’evidenza di ciò che avevano sempre avuto sotto gli occhi.
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