Una volta tanto, la così ribadita analogia con una pellicola di grande successo come l’opera vampiresca di Tomas Alfredson non sembra solo dettata da esigenze pubblicitarie.
Occhio all’America Latina: il Let The Right One In di prossima generazione potrebbe essere un livido e tiratissimo cannibal movie messicano firmato da un esordiente assoluto, dove, contrariamente ad ogni pronostico, a sanguinare sono più i cuori che i corpi dei protagonisti e a scaraventarci dentro l’abisso non sarà l’orrore quanto il dramma.
La morte di un uomo, marito e padre di famiglia, da naturalmente il via ad una sequenza di eventi necessariamente rivoluzionari, sia a livello umano che pratico, per chiunque abbia strettamente a che fare con il caro defunto. Soprattutto se il resto dei famigliari, vedova e i tre figli, seguono da sempre una strettissima ritualità religiosa presieduta dal fu padre che gli impone il cannibalismo come unica forma di alimentazione. Come faranno ora che l’unico officiante del rito e procacciatore di cibo è andato all’altro mondo?
Una volta tanto, la così ribadita analogia con una pellicola di grande successo come l’opera vampiresca di Tomas Alfredson non sembra solo dettata da esigenze pubblicitarie quanto da un’effettiva affinità nello spirito: anche in We Are What We Are – Somos Lo Que Hay in titolo originale – dell’esordiente messicano Jorge Michel Grau – qui anche sceneggiatore – il pretesto orrorifico sembra fungere da innesco per ben altro tipo di riflessione e dinamiche: gli equilibri famigliari e la capacità dell’essere umano di (ri)adattarsi al proprio habitat naturale soprattutto, per quanto grottesche e comprensibilmente disgustose siano le condizioni a cui sottostare. Poche altre informazioni su cui basarsi, ma l’ottimo feedback ottenuto dalla pellicola all’ultima edizione del Festival Internacional de Cine in Guadalajara potrebbe fungere da ottimo trampolino di lancio. Presto ulteriori quanto necessari aggiornamenti.
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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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feb 07, 2012Posted By
We Are What We Are (2010) | Horror.it[…] Dei Morti”), pellicola anomala sotto diversi aspetti, che già vi annunciammo due anni or sono in questa news. Ci si sradica completamente dall’ eredità horror del proprio Paese, sia quella più recente e […]