Tutti crediamo di sapere chi siano i nostri amici, ma per quanto riguarda i nostri semplici conoscenti?
Ha contribuito a riempire di zombie Barcellona e di fans adoranti le sale di mezzo mondo con i due capitoli di [REC]: per Jaume Balaguerò è ora giunto il momento di metter mano ad un orrore molto più quotidiano e comune, quello per l’altro. Da una sceneggiatura tutta tricolore del torinese Alberto Marini, le prime indiscrezioni su Flatmate.
Sinossi ufficiale:
Tutti crediamo di sapere chi siano i nostri amici, ma per quanto riguarda i nostri semplici conoscenti? Tutte quelle persone che giocano un piccolo ruolo nell’economia della nostra vita, quanto davvero li conosciamo? E quanto loro ci conoscono?
Marcos lavora come portiere in uno stabile di Barcellona. La felicità sembra sfuggirgli, e l’uomo sente il disperato bisogno di ribadire a se stesso una ragione qualsiasi per andare avanti. Svolge il suo lavoro quotidiano sostanzialmente ignorato dai residenti del palazzo, ma prestando morbose, segrete attenzioni ad ognuno di essi. Conosce ogni minimo dettaglio delle loro vite, e di una persona in particolare. Clara King è una rampante, gioane donna, sempre in grado di scovare il lato positivo delle situazioni. La sua inclinazione positiva nei confronti della vita è assolutamente inaccettabile per Marcose lo strappare dal suo viso quell’insopportabile sorriso diventa per lui un’ottima ragione di vita, abituato ormai a nutrirsi dell’altrui dolore, a seminare tristezza e sofferenza ed assistere ai frutti del proprio certosino lavoro. Clara rappresenta per Marcos l’obiettivo ideale, e l’uomo inizia a darsi da fare per distruggere la sua vita. Ma un eccesso di presunzione fa prendere ai suoi programmi una piega del tutto inaspettata. Fortunatamente per Marcos, la sua manica sembra custodire un’ultimo, letale asso.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.