Dividere in due parti Breaking Dawn e produrre due pellicole in sequenza: questa è la tutt’altro che pazza idea che sta stuzzicando i responsabili della Summit Entertainment.
481 milioni di dollari durante il primo weekend di programmazione significa sequel sicuro, e sequel sicuro significa sostanzialmente tirare la corda finchè regge, una corda del resto solidissima. Data per certa la data d’esordio del terzo capitolo Eclipse – 10 giugno 2010 – in vista dei fuochi d’artificio finali alla Summit Entertainment stanno seriamente valutando di aumentare ulteriormente l’offerta…
Dividere in due parti Breaking Dawn e produrre due pellicole in sequenza: questa è la tutt’altro che pazza idea che sta stuzzicando i responsabili della Summit Entertainment, galvanizzati dall’ottimo e prevedibile risultato al botteghino e risoluti a monopolizzare definitivamente il mercato dei teen movie del prossimo triennio. Tuuto deciso quindi? Ad ostacolo delll’ufficialità della mossa ci sarebbero ancora due elementi tanto delicati quanto superabili.
Il primo riguarderebbe l’effettiva disponibilità del regista Chris Weitz ad impegnarsi ancora per un paio d’anni nel dar vita all’epilogo della serie: New Moon ha offerto al regista newyorchese l’immediata occasione di riscatto dopo il pesante flop de La Bussola d’Oro, rimettendo sui giusti binari una carriera che rischiava un rapido e precoce declino e proponendolo per la direzione di The Gardener, progetto sceneggiato da Eric Eason (Alone Together) che nei fatti andrebbe a sovrapporsi proprio al doppio Breaking Dawn. Inghippo presto risolto, considerato che entrambe le pellicole saranno prodotte proprio dalla Summit Entertainment, che quindi non dovrebbe trovare troppi ostacoli diplomatici nel risolvere l’affaire-Weitz e garantire quasi un lustro di lavoro ad alti livelli a colui che ha convinto tutti in casa Twilight dopo i troppi attriti avuti con Catherine Hardwicke, regista del primo episodio. Il secondo nodo da sciogliere sarebbe poi quello dei contratti: l’inizialmente inaspettato quinto capitolo obbligherebbe la produzione a ridiscutere i contratti stipulati per quattro pellicole ai tempi di Twilight con buon parte del cast e soprattutto a gestirsi al meglio la patata bollente costituita dal ruolo di star planetarie raggiunto dai tre protagonisti Robert Pattinson, Kristen Stewart e Taylor Lautner, passati dalla condizione di attorucoli semisconosciuti a stelle di primissimo piano del panorama teen nello stretto giro di una pellicola, con conseguenti, proporzionali cachet. Un falso problema dopotutto, considerati gli incassi già ottenuti e ottenibili grazie al franchise, come del resto insegna quanto di analogo accaduto alla Warner Bros con la serie di Harry Potter che, seguendo la stessa strategia, ha deciso di splittare in due pellicole distinte l’ultimo episodio della produzione di J.K. Rowling Harry Potter and the Deathly Hallows previste per 2010 e 2011.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.