Dopo l’esordio con il thriller La Stanza dei Morti e l’inquietante Foresta nera, esce ora La Macchia del Peccato, dall’autore francese Franck Thilliez.
Sei mesi sono ormai passati ma il commissario Franck Sharko non sa darsi pace, non ha più alcun tipo di interesse, a stento si reca al lavoro, non coltiva gli affetti rimasti e si crogiola di continui sensi di colpa, tutto questo da quando sua moglie Suzanne è scomparsa.
Suzanne sembra proprio essere scomparsa nel nulla, una sera Sharko torna a casa e non la trova più. Nessun biglietto, nessuna telefonata, nessuna traccia, come se non fosse mai esistita, neppure una richiesta di riscatto.
Ma se Franck crede di poter vivere come un’ automa la realtà ha in serbo altri piani per lui e non manca di riportarlo crudelmente alla realtà. Una donna mutilata, uccisa e disposta come un’opera d’arte, lo riporta a riattivare i sensi.
Un geniale serial killer lo trascina in un gioco distruttivo di perversione e morte, da cui Sharko si lascia contagiare essendone affascinato.
Il serial killer procede con la sua messa in atto d’arte, seminando vittime e non esita a mettersi in contatto col commissario, poiché vuole sfidarlo.
Si gareggia a chi ha la mente più brillante tra i due ed il gioco si districa tra le cave di granito in Bretagna e i bassifondi di Parigi, la violenza sembra non avere fine.
Per mettere fine a questo macabro gioco, Sharko, attinge al suo stesso dolore; solamente un uomo sull’orlo della pazzia può capire fin dove si può spingere la follia umana.
L’AUTORE
Franck Thilliez nato ad Annecy nel 1973, vive nel Pas-de-Calais, nell’estremo Nordest della Francia. Ingegnere informatico, è appassionato di tecnologie telematiche.
Thilliez, definito dalla critica “un talento indiscutibile” (Le Figaro Littéraire) ha confermato la sua maestria con Festa Nera (Nord, 2008).
Il sito web dell’autore www.franckthilliez.com
About Valentina Colli
Appassionata di cinema e letteratura horror da quando ne ha memoria, feticista nel collezionare tutto ciò che fa parte di questo mondo. Cercando di districarsi da questa contorta e oscura ragnatela, ne è rimasta intrappolata del tutto, fondendosi inevitabilmente con essa, ostentando l’ossimoro di sé.