E’ sabato mattina, in un grattacielo al trentaseiesimo piano troviamo tre uomini e quattro donne intente a confrontarsi in un’ apparente riunione aziendale.
Ho detto sabato? Sì, proprio sabato. Qualcosa non convince da subito, vero?
Difatti è così, le persone presenti sono colleghi, ma la situazione non è comune a nessuna riunione aziendale, poiché l’azienda stessa non è comune, ma fa parte della CIA.
Il capo informa i collaboratori del perché sono stati riuniti: l’azienda chiude i battenti, non si possono lasciare testimoni vivi.
Le reazioni possibili erano state previste, così, il palazzo – per l’occasione – è stato blindato, gli ascensori ed i telefoni sono fuori uso ed ogni via d’uscita è stata collegata a serbatoi di gas.
A loro disposizione hanno solamente una scelta: avvelenarsi con un cocktail micidiale o eliminarsi con un colpo di pistola.
Cosa possono fare, ora, gli adunati, se non gareggiare per la propria sopravvivenza?
A questo punto l’istinto di ognuno ha il sopravvento: i colleghi iniziano a linciarsi tra loro.
Accoltellamenti vari, sparatorie, esplosioni di gas nervino, torture pesanti reciproche e rivelazioni sconvolgenti, tutto questo nell’inutile tentativo di far trapelare questo segreto – di cui tutti sembrano essere ignari – allo scoperto.
Uccidere o essere uccisi? Questo è il quesito dell’ultimo romanzo di Duane Louis Swierczynski.
Un palazzo, luogo chiuso, posto visto come raggruppamento di persone, il lavoro, la quotidianità, un luogo che diviene – in un certo senso – claustrofobico, dove le persone sono costrette ad un confronto inaspettato: la calma prima della tempesta; elementi comuni al libro “Ossessione” (Stephen King, anno 1977), la differenza sostanziale è che in Ossessione, la salvezza, era quella dell’individuo in quanto tale, facente parte di una comunità, mentre qui, è proprio la vita stessa ad essere in gioco.
L’AUTORE
Duane Louis Swierczynski è caporedattore del Philadelphia City Paper nonché autore di fumetti per la Marvel Comics. Uccidere o essere uccisi è il suo terzo romanzo.
Il suo blog è Secret Dead Blog
About Valentina Colli
Appassionata di cinema e letteratura horror da quando ne ha memoria, feticista nel collezionare tutto ciò che fa parte di questo mondo. Cercando di districarsi da questa contorta e oscura ragnatela, ne è rimasta intrappolata del tutto, fondendosi inevitabilmente con essa, ostentando l’ossimoro di sé.