“La popolazione USA è piena di paranoia, stanca e frustrata, assediata da forze negative che si insinuano negli equilibri di famiglie oneste e lavoratrici”.
“No, non ho mai visto la versione originale de L’Ultima Casa a Sinistra. Questo Krug sarà il mio Krug, la mia personalissima bestia“. Sembra avere le idee chiare il (forse fin troppo) belloccio Garret Dillanhunt, protagonista del prossimo remake del craveniano The Last House on the Left .
“Affrontare un personaggio come quello di Krug, nonostante sia agli antipodi rispetto a quella che è la mia personalità, mi ha dato parecchie soddisfazioni. Anzi, l’interpretare una figura così lontana dalla mia è stato uno stimolo ulteriore. Dovevo interpretare il cattivo della vicenda? L’ho fatto, e senza impormi alcun limite“. Lontano anni luce dalla livida e belluina silhouette squisitamente settantiana di David Hess, il nuovo Krug di Garret Dillahunt sembra avere le fattezze decisamente più mainstream del manzone yankee prestato al lato oscuro della Forza giusto il tempo di una pellicola; ulteriori indizi di una conseguente, sostanziale differenza tra l’imminente remake e l’originale cult del 1972?
Le parole dello stesso Dillahunt non aiutano certo a sciogliere la matassa:”Nonostante io stesso sia un cultore delle pellicole di quel periodo, non ho alcuna familiarità con la versione originale di Wes Craven. L’ho guardata solo a riprese terminate: non volevo che mi influenzasse in alcun modo, nonostante credo che entrambe puntino alla medesima finalità, nel loro essere così brutali e scioccanti“. Una pellicola che, secondo l’attore, rispetterà certe dinamiche del progetto originale, che vanno affondando le radici nel malessere della propria epoca: “Credo che anche questa versione de L’Ultima Casa a Sinistra sia una pellicola puntuale ed opportuna” continua Dillahunt “La popolazione USA è piena di paranoia, stanca e frustrata, assediata da forze negative che si insinuano negli equilibri di famiglie oneste e lavoratrici rubandogli la sicurezza, la tranquillità, il rispetto per se stessi“. “A queste forze abbiamo dato i volti di Krug e della sua banda” conclude l’attore “e, opposti a loro, una normalissima famiglia americana che ha deciso di riappropiarsi di una parte della libertà che le è stata rubata. Una decisione che sarà tutt’altro che priva di un prezzo“.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.