Ho freddo non è soltanto un lungo romanzo gotico che indaga le origini del mito dei vampiri in America.
L’ultimo lavoro di Manfredi è quello che a ragione Loredana Lipperini, nella sua brillante introduzione (riprendendo un recente e discusso saggio di Wu Ming sul New Italian Epic) definisce UNO: Unidentified Narrative Object. Nelle pagine di questo romanzo, infatti, si mescolano con sorprendente armonia generi diversi e apparentemente inconciliabili. Con autenticità creatrice e brillantezza stilistica, Manfredi trova un connubio perfetto tra reportage e narrativa, tra storia e leggenda. Oltre che un affascinante gotico, Ho freddo è anche uno scrupoloso romanzo storico e filosofico, che sconfina persino, per continuare a citare la Lipperini, nel saggio antropologico.
“Penso che l’horror debba per sua natura sconfinare”, afferma l’autore in un’intervista. “Non è un genere, è un contro-genere, è contro tutti i generi e dunque persino contro se stesso. L’horror è la rivolta contro le regole, tutte. Non solo riguardo al contenuto, ma allo stile e alla struttura narrativa. Sia in letteratura che nel cinema, l’horror deve rivoluzionarsi sempre. L’horror è inatteso. Deve spiazzare il lettore. Non può permettersi di essere prevedibile”.
La vicenda prende le mosse nella primavera del 1795. I gemelli ventenni Valcour e Aline de Valmont lasciano l’Inghilterra (dove si erano rifugiati alla vigilia della Rivoluzione Francese) e approdano a Cumberland, nel Rhode Island. Discendenti da una stirpe di medici di corte e di ricercatori, sono loro stessi esperti in medicina: nell’epidemiologia il primo, nell’ematologia la seconda. Arrivati a destinazione, chiedono e ottengono di poter abitare all’interno della vecchia casa degli Hermann, nota con l’inquietante appellativo di Too Much Gore. Un atroce destino aveva atteso i precedenti inquilini, ritrovati morti da tre membri del consiglio cittadino.
“Ma a quei due francesi glielo avete raccontato cos’è successo lassù?”
“Non gli abbiamo nascosto nessun dettaglio!”, rispose Jeremiah con un sorriso.
“E non si sono spaventati?”
“Al contrario”, riprese Jeremiah. “A me è sembrato che la storia degli Hermann li avesse persino divertiti!”
“Non la tragica storia degli Hermann”, lo corresse Simon, “ma le chiacchiere superstiziose che circondano quel luogo”.
Far luce sulle ragioni di quel massacro, dissipando le leggende nate attorno ad esso, rappresenta però solo la prima sfida che i de Valmont devono affrontare. Ben presto, infatti, tragici episodi di consunzione, subito affiancati da superstizioni e dicerie popolari, sconvolgono la comunità e rischiano di precipitare l’intera regione nel più cupo oscurantismo. Cosa significa? La “peste vampirica” ha davvero varcato l’oceano, fino ad arrivare in quella terra di puritani, dove nessuno prima dell’arrivo di Aline e Valcour aveva mai sentito parlare di vampiri?
Spalancò gli occhi.
Abigail le stava sopra. Il suo cranio giallastro emanava una luce sporca. Gli occhi erano come ciliege raggrinzite.
“Sei sola anche tu, Livinia. Vieni con me”.
Dalle labbra di Abigail sgorgò un rivolo di bava, sottile e lento come un filo di ragnatela. Si insinuò tra le sue, scivolandole in gola.
I de Valmont non sono del tutto soli nella loro battaglia. Jan Vos, determinato pastore battista di origini olandesi, decide di affiancarli nel tentativo di debellare il contagio. L’arma di Valcour e Aline è la scienza; quella di Jan la fede. Modi di pensare diametralmente opposti, che finiscono più volte per scontrarsi costringendo ognuno dei personaggi a riesaminare con attenzione le proprie convinzioni. E nella moltitudine di temi di Ho freddo, che s’intersecano nel romanzo come le diverse linee narrative, c’è senza dubbio anche questo: la ricerca di un sodalizio tra ragione e fede, tra scienza e spirito.
A più di vent’anni di distanza dal suo Ultimi Vampiri, Manfredi torna su uno dei temi più inflazionati del momento (troppo spesso teatro di sperimentazioni maldestre e goffe rivisitazioni) con un’opera di uno spessore e di un’eleganza indiscutibili.
Gli avvenimenti, i luoghi, i riferimenti scientifici e alcuni personaggi sono frutto di una scrupolosa ricerca storica, un’attenta indagine che ha spinto l’autore, durante la stesura del romanzo, a visitare i luoghi descritti. Le famiglie Staples e Tillinghast sono veramente esistite, così come autentici sono tutti i trattati di medicina riportati e la citazione d’apertura del romanzo, vale a dire l’autorizzazione del consiglio cittadino di Cumberland alla riesumazione della salma di Abigail Staples e all’atroce esperimento, come viene definito, condotto sul suo corpo dal padre.
I nomi dei due protagonisti sono di derivazione letteraria, ripresi dal romanzo filosofico del marchese de Sade Aline e Valcour; stesso discorso per il cognome de Valmont, citazione del protagonista del romanzo Les Liaisons Dangereuses di de Laclos e della protagonista del Mémoire de Madame de Valmont di Olympe de Gourges. D’altronde, l’intero libro è farcito di quel sano citazionismo, esplicito ed implicito, che contribuisce ad impreziosire il testo senza renderlo stucchevole. Questo per dire che Manfredi non ha lasciato nulla al caso.
Una nota la merita senza dubbio anche il prezzo di copertina, davvero contenuto se si considera la qualità dell’edizione e il costo medio di tutte le nuove uscite in hardcover. Un applauso, quindi, anche a Gargoyle Books, che ha confezionato nel migliore dei modi questo splendido romanzo.
L’AUTORE
Gianfranco Manfredi è nato a Senigallia nel 1948. Sfuggito a Milano, vive e scrive in montagna a Gordona (Sondrio). Cantautore nella seconda metà degli anni settanta, si è poi dedicato a una multiforme attività di scrittore: dalla saggistica alla narrativa, dal cinema ai fumetti. Tra i suoi altri romanzi: Cromantica, Ultimi vampiri, Trainspotter, Il peggio deve venire, Il piccolo diavolo nero, Nelle Tenebre Mi Apparve Gesù. È autore per la Sergio Bonelli Editore del popolare fumetto Magico Vento, e della premiatissima miniserie Volto Nascosto, oltre che di alcuni episodi di Tex e Dylan Dog. Nel 2006 di Gianfranco Manfredi Gargoyle ha già pubblicato il romanzo Magia Rossa, attualmente in corso di riedizione.
About Simone Scataglini
Twitter •