Il più famoso serial killer di tutti i tempi torna a calcare le scene…
Dal 25 settembre nelle librerie italiane Le Memorie di Jack Lo Squartatore (A Handbook For Attendants On The Insane) romanzo d’esordio di Clanash Farjeon.
Londra, 1888. Nei malfamati sobborghi dell’East End si aggira un’ombra più scura di quella che la notte cala nei vicoli. Si tratta di Lyttleton Stewart Forbes Winslow, un affermato psichiatra che ha da poco superato i quarant’anni. Esponente di quella borghesia delle professioni sempre più in ascesa in epoca vittoriana, è a sua volta figlio di un medico alienista. Il suo curriculum professionale è impeccabile: famosi i suoi interventi, in qualità di perito, nei procedimenti penali concernenti casi di pazzia. Ma qualcosa di sbagliato comincia ad accadere in lui. Un’accesa diatriba familiare sulle sorti delle case di cura paterne, che ha come conseguenza la rinuncia da parte del dottore al manicomio di Hammersmith, è la miccia che incendierà e farà esplodere la sua psiche. Frustato, inquieto, disturbato, Winslow scopre l’unico modo per pacificare i suoi sensi: uccidere.
Già pubblicato nel 2003 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti con il titolo A Handbook For Attendants On The Insane, Le Memorie di Jack Lo Squartatore non è soltanto un romanzo ipnotico capace di entusiasmare schiere di lettori e critici. E’ anche il frutto di un meticoloso lavoro di ricerca storica e culturale. Il libro di Farjeon si avvale infatti di una vasta documentazione, che comprende le Recollections of Forty Years di Lyttleton Stewart Forbes Winslow, gli scritti di Benignus e Ottavio Winslow, le principali pubblicazioni sui delitti di Whitechapel (tra cui il diario apocrifo di James Maybrick), diversi testi di psichiatria dell’Ottocento (specie quelli di Henry Maudsley) e sulla vita londinese dell’epoca, le biografie dell’attore-impresario americano Richard Mansfield e dello scrittore Robert Louis Stevenson.
HANNO DETTO
Il primo e più famoso assassino seriale della storia visto “da dentro” e magistralmente inserito in un’accurata, imprescindibile ricostruzione del contesto sociale in cui la vicenda ebbe luogo.
The Toronto Star
Un grande attore teatrale ricostruisce la vicenda dello “squartatore” come un dramma shakespeariano.
Times Literary Supplement
Quest’opera deve annoverarsi tra i più raffinati libri di storia del crimine mai pubblicati… Ogni pagina è un delizioso banchetto di prosa meravigliosa… Un fasto di informazioni storiche…Non si tratta di una gentile revocazione del tardo Ottocento. L’autore vi afferra per la collottola trascinandovi sull’orlo dell’abisso… Nell’ambito della criminologia, benché sia un romanzo, il libro è un capolavoro nella sua interezza. L’autore conosce la mente di Jack Lo Squartatore meglio degli stessi assassini seriali.
The New Criminologist
Grazie per questo libro meraviglioso!
Stephen King
Un viaggio straordinario all’interno di una mente contorta. Pieno dei dettagli che ci si aspetta da un convincente romanziere vittoriano.
Stratford Beacon Herald
La cosa più strana di tutte è che in realtà fossi un tipo d’uomo piuttosto noioso. Privo di grande immaginazione. Nemmeno lontanamente quello che avevo sperato di essere. […] A dire il vero, ci sono voluti molti anni per accettare completamente il fatto di aver realmente compiuto qualcuno dei delitti. […] E cosa ne penso, adesso che sono sicuro? […] che mi sento benissimo e immeritatamente in pace. […] E non mi sento minimamente colpevole. Forse dovrei, ma non ci riesco proprio. Non c’è alcun rimorso. Se dicessi che tutta quella violenza è stata necessaria, una catarsi dello spirito, in un certo senso una ricerca di Dio primordiale, disperata, scomposta, pensereste che sia stato egoista? Può darsi che sia perché non l’avete provato.
L’AUTORE
Clanash Farjeon è l’anagramma dell’attore britannico Alan John Scarfe. Nato nel 1946, si trasferisce ancora bambino in Canada. Formatosi all’Università britannica della Columbia e all’Accademia di Arte Drammatica di Londra, è conosciuto soprattutto come fine interprete del teatro classico – Marlowe (Faust) Shakespeare (Bruto, Amleto, Otello, Iago, Re Lear, Prospero Faust), Cechov (lo zio Vanja), Strindberg, Pirandello, Brecht, Beckett, Williams, Osborne, Pinter – ma è anche autore di diverse regie teatrali. Ha recitato in più di quaranta film e in innumerevoli serie TV, tra cui Star Trek: Voyager e Star Trek: The Next Generation, in quest’ultima accanto alla moglie Barbara Macza, in arte March, attrice di origini polacche, anch’essa di formazione teatrale. La coppia ha due figli, Jonathan, attore, e Tosia, cantante d’opera con la passione per il rock. A Handbook For Attendants On The Insane è il primo romanzo di Scarfe.
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