Ad una prima occhiata The Horde sembra allontanarsi piuttosto decisamente dalla classica impostazione degli zombie movies, fino ad abbracciare strutture e modelli narrativi tipici dei più moderni action.
Sbirri corrotti, gangsters senza pietà e legioni di zombie vomitati dalle viscere della terra, tutti a darsele di santa ragione sullo sfondo della periferia nord di Parigi: è The Horde, la prossima pellicola indipendente francese coprodotta da Xavier Gens, già regista di Frontiere(s).
Sinossi: Nord di Parigi: convinti che la vendetta sia un piatto da consumarsi bollente, quattro poliziotti corrotti fanno irruzione in un fatiscente palazzo, quartier generale della gang responsabile dell’omicidio di un collega. Ma i gangsters sono preparati, ribaltano le sorti della contesa e si preparano ad eliminare gli ospiti indesiderati. A questo punto succede l’imponderabile: il palazzo viene invaso da un’orda di brutali zombie assetati di sangue che inizia a seminare cadaveri sulla propria strada: intrappolati all’interno del palazzo, guardie e ladri dovranno giocoforza fare squadra, respingere l’invasione e mettere in salvo le proprie vite.
Presentato da CineEuropa come “Un mix tra il serial The Shield, L’alba dei Morti Viventi di Zack Snyder e lo spagnolo [Rec]“, a una prima occhiata The Horde sembra allontanarsi piuttosto decisamente dalla classica impostazione degli zombie movies, fino ad abbracciare strutture e modelli narrativi tipici dei più moderni action: in questo senso, la presenza degli zombie dovrebbe rappresentare il principale elemento elemento destabilizzante, la scheggia impazzita attorno alla quale cucire gli inattesi sviluppi di una vicenda altrimenti ancorata a dinamiche decisamente più terrene. Una sceneggiatura che prende le mosse dall’ipercinetico e sanguinolento corto Rivoallan – qui il teaser trailer – precedente lavoro dell’esordiente coppia alla regia Yannick Dahan/Benjamin Rocher, che per questo progetto hanno recuperato tutti gli interpreti principali del cortometraggio : Eriq Ebouaney (Transporter 3), Jo Prestia (Calvaire), Jean-Pierre Martins (La Vie En Rose) e Claude Perron (Autopsy). Nonostante le notizie ancora scarsine, la pellicola è già in fase di produzione ed è prevista per il 2009.
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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