Cthulu The Movie: Benvenuti alla Fine del Mondo

Il regista Dan Gildark – già documentarista della guerra nella ex Jugoslavia –   ha diretto le riprese tra Seattle, Astoria e Portland, sotto la costante minaccia di un budget risicato all’osso.

Nell’attesa che Guillermo del Toro trovi il tempo di occuparsi del già annunciato Alle Montagne della Follia, tocca a uno sconosciuto e coraggioso team americano l’onore e l’onere di portare sul grande schermo una nuova gemma del fin troppo cinematograficamente bistrattato H.P. Lovecraft: è il momento di Dan Gildark e del suo Cthulhu The Movie.

Russ (Jason Cottle) è un giovane insegnante di storia che, per questioni familiari, da Seattle fa ritorno al paesello natio nell’Oregon, lo stesso luogo che anni prima l’avevo visto fuggire in seguito ad una relazione omosessuale che nessuno nella cerchia famigliare aveva accettato. Qui riallaccia i rapporti con un caro amico d’infanzia e con il padre, equivoco e carismatico leader della locale setta New Age. In un’escalation di cattivi presagi, incubi e violenze tutt’altro che oniriche, Russ farà luce sulla reale natura della attività del padre, quel particolare e pericoloso tipo di attività in grado di scatenare l’Apocalisse sulla Terra.

A parlare è il regista e coproduttore Grant Cogswell:”Ho scritto le 200 pagine di sceneggiatura in una decina di giorni: avevo in testa una pellicola horror, apocalittica e gotica, ma che affrontasse in un qualche modo determinate tematiche legate all’omosessualità che mi stavano particolarmente a cuore. Sono partito da alcuni spunti della letteratura lovecraftiana, da La Maschera di Innsmouth soprattutto, ed ho ampliato il discorso in tutt’altro senso, iniettando nella sceneggiatura storie di vita reale, relative ad alcune drammatiche esperienze di “ritorno a casa” vissute da amici omosessuali, la cui sessualità aveva creato profonde crepe nella serenità famigliare. L’unione di queste due direttive mi è sembrata un buono spunto iniziale: da qui ho iniziato a sviluppare Chtulhu“.

Il regista Dan Gildark – già documentarista della guerra nella ex Jugoslavia –   ha diretto le riprese tra Seattle, Astoria e Portland, sotto la costante minaccia di un budget risicato all’osso, condizione tipica delle produzioni del genere, dove a dare i ciak sono più passione e spirito di sacrificio che le commissioni di qualche pezzo grosso dell’industria; “E’ stato il lavoro più faticoso della mia vita” ha dichiarato. In questo senso, ad irrobustire il budget è intervenuta la figura di Tori Spelling (Beverly Hills, 90210), nello specifico coprotagonista, in genere attricetta senza arte ne parte, ma sempre in grado per lignaggio di attirare su di sè l’attenzione di media ed investitori.

Nell’attesa di un giudizio definitivo, l’indiscusso merito pregresso di Chtulhu The Movie è quello di aver tentato di sviluppare professionalmente una pellicola tratta da un’opera di Lovecraft senza snaturarla dei suoi elementi cardine, come conferma il trailer: un urgente, diffuso e morboso senso di minaccia; una setta che, pur moderna, ricorda fin troppo da vicino gli osceni culti cosmici dei Grandi Antichi; il mare, imprescindibile ed ossessivo tòpos lovecraftiano e vaso di Pandora di buona parte degli orrori del Solitario di Providence. Per tutta l’estate Cthulhu The Movie continuerà il suo girovagare per rassegne di genere, forte di alcune entusiastiche recensioni festivaliere e di una nomination all’ Independent Spirit Awards, mentre non è ancora stata fissata una data ufficiale per l’esordio nelle sale. Nell’attesa, il trailer ufficiale ed una breve galleria di immagini.

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httpv://www.youtube.com/watch?v=tzXtrRybOnU

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