Così come sarà per il remake di Piranha, sembra che da questo momento Aja abbia deciso di ricominciare a fare tutto da sè, spalleggiato dal fedelissimo Gregory Levasseur.
Keifer Sutherland, un’oscura presenza e tanti, troppi specchi, il tutto al servizio del piuttosto dispendioso ritorno sulle scene di Alexandre Aja, di nuovo a dirigere le danze dai tempi de Le Colline Hanno gli Occhi (2006).
Saranno queste le basi di Mirrors, pellicola che segna il ritorno alla regia di Alexandre Aja dopo l’agrodolce esperienza di P2, scritto e prodotto dal regista francese ma diretto dall’amico Franck Khalfoun. Così come sarà per il remake di Piranha, sembra che da questo momento Aja abbia deciso di ricominciare a fare tutto da sè, spalleggiato per quanto riguarda la sceneggiatura dal fedelissimo Gregory Levasseur; Mirrors va ad aggiungersi all’ormai lunga sequela di remake affrontati dal regista francese: l’oggetto della rivisitazione è questa volta il sudcoreano Geoul Sokeuro, da cui Aja ha rielaborato un ricco thriller soprannaturale – 35 i milioni di dollari di budget – che approfitterà della presenza di un Keifer Sutherland tornato sulla cresta dell’onda grazie al successo del serial 24. Nei panni di un ex poliziotto ora guardia giurata, sarà alle prese con un passato con cui fare i conti ed un presente dove ogni superficie riflettente può rappresentare un pericolo mortale per sè e per i propri cari. Sangue a secchiate – un ritorno alla disinibita e funzionale crudezza a là Alta Tensione? – ambizioni da horror di primissima fascia ed una fama da eterno enfante prodige che, tra battute a vuoto e qualche remake di troppo, fatica a realizzarsi pienamente: il tutto si verificherà a partire dal 15 agosto, data ufficiale dell’esordio della pellicola nelle sale americane. Appena sotto il trailer ufficiale, quello vietato ai minori ed una galleria di immagini.
httpv://www.youtube.com/watch?v=c7byl_mAaOE
httpv://www.youtube.com/watch?v=FQrfQhlxXvE
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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.