Per la sua prima, misteriosa esperienza con l’horror – e con la lingua inglese – ha raccolto attorno a sè un mix di nomi già affermati ed esordienti assoluti.
Secondo un’antica tradizione thailandese, il metodo più indicato per esorcizzare morte e malasorte é quello di farsi seppellire vivi all’interno di una bara, al culmine di un lungo e complesso rituale scaramantico. Non sempre però, le cose vanno per il verso giusto. Esattamente come narrato in The Coffin.
Il regista thailandese Ekachai Uekrongtham già da tempo gode di una solida reputazione negli ambienti cinematografici orientali, forte di due pellicole molto apprezzate – Beautiful Boxer e Pleasure Factory – entrambe impegnative e dai toni decisamente drammatici. Per la sua prima, misteriosa esperienza con l’horror – e con la lingua inglese – ha raccolto attorno a sè un mix di nomi già affermati ed esordienti assoluti: Ananda Everingham (Shutter), Karen Mok (The Heavenly Kings), Napakapa Nakpasit (Art of Devil 2), Andrew Lin (Shaolin Soccer) e il volto nuovo Aki Shibuya. Presentata ufficiosamente a Cannes, la pellicola inizia solo ora a godere di una certa esposizione mediatica anche in Occidente: quel poco che ci è stato concesso fin’ora si riduce alla sinossi ufficiale della pellicola e qualche curiosa immagine. A presto per ulteriori aggiornamenti.
Sinossi Ufficiale: The Coffin è un raggelante thriller soprannaturale in cui un uomo e una donna si trovano a dover fronteggiare una serie di terrificanti eventi paranormali dopo aver partecipato ad un bizzarro rituale di morte apparente. Spaventoso, misterioso e toccante, The Coffin è soprattutto una storia sul valore della vita prima della morte.
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
RSS
Twitter
Facebook
