Il regista inglese Adam Mason ha già piacevolmente sorpreso il pubblico d’oltreoceano con Broken, survival indipendente del 2006 codiretto insieme a Simon Boyes.
Nick (Andrew Howard) e la sua ragazza Sammy (Polly Brown), accompagnati da un esagerato quantitativo di droghe e noia, si recano all’interno di un manicomio abbandonato alla ricerca di facili brividi. Nel loro girovagare, si imbattono in un bizzarro macchinario a metà tra una sedia elettrica e un oscuro strumento S&M. Una volta avviato, il misterioso congegno darà il via ad una serie di terrificanti eventi che porteranno alla morte della povera Sammy. Unico testimone della vicenda, Nick viene accusato dell’omicidio e rinchiuso in un carcere psichiatrico, sotto l’occhio vigile del professor Willard, da subito convinto dell’innocenza del ragazzo.
Anni dopo, il professore si reca sul luogo del delitto con alcuni studenti e lo stesso Nick, con l’intenzione di fare piena luce sulle reali dinamiche che hanno causato la morte di Sammy. Ancora una volta, l’eccessiva curiosità dei presenti scatenerà le forze arcane custodite all’interno della misteriosa sedia. A quel punto, l’unica speranza del gruppo sarà Nick, che per la salvezza di tutti dovrà fare i conti una volta per tutte con i propri demoni, di questo e dell’altro mondo.
Il regista inglese Adam Mason (The 13th Sign, Dust) ha già piacevolmente sorpreso il pubblico d’oltreoceano con Broken, survival indipendente del 2006 codiretto insieme a Simon Boyes: il suo ritorno è ora segnato da una pellicola, ancora una volta prodotta dall’etichetta personale Brand Mason LTD., che ha convinto buona parte di pubblico ed addetti ai lavori dell’ultimo Toronto International Film Festival. Al contrario del lavoro precedente – un horror low bugdet decisamente sui generis per quanto piuttosto efficace – sembra che per The Devil’s Chair la coppia alla sceneggiatura Mason/Boyes abbia deciso di cambiare decisamente registro, ricercando una maggior personalità di fondo che, per quanto derivativa, smarcasse la nuova produzione dalle orde di horror fotocopia degli ultimi anni.
Sin dall’allucinato trailer, che disturba più per l’atmosfera di straniante panico suggerita che per i (parecchi) litri di sangue versati, i due principali riferimenti paiono piuttosto evidenti: la famigerata sedia del diavolo, fulcro di tutta la narrazione, pare uscita direttamente da un racconto di Clive Barker, seducente, irrinunciabile strumento di delizia e dolore, avamposto di un altrove dominato da figure debitrici di una qualche oscura suggestione lovecraftiana. Il tutto inquadrato in un contesto decisamente gore, ancora legato alla tradizione indipendente e low budget, come si intuisce dalla realizzazione degli effetti speciali e dalla composizione del cast, formato in toto da attori provenienti dal mondo dei serial TV, se si eccettua Polly Brown, già vista in Turistas. Per quanto rigurda la distribuzione, in sala o direttamente in DVD, è buio pesto: dopo il TIFF la pellicola è sparita dai radar; per qualche informazione in più, qui il sito ufficiale. Appena sotto, poster e trailer ufficiali.
httpv://www.youtube.com/watch?v=YCGbTeb4USk
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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