La pellicola dovrebbe riproporre integralmente quanto già narrato in [Rec].
Hollywood, ultima frontiera. Quella appena oltrepassata dall’intrepida Sony ScreenGems c’è da temere sia destinata – ahinoi – a fare scuola: il remake di pellicole ancora inedite. Questo il gioco di prestigio: il novembre scorso la Sony ha annunciato l’inizio dei casting di Quarantined, remake (?!) dell’ horror diretto da Jaime Banlaguerò e Paco Plaza, quel [Rec] che di lì a poco avrebbe fatto il suo esordio assoluto nelle sale spagnole e fino ad allora circolato – con grande sucesso – solo nel circuito dei festival.
Dirige il paradosso lo yankee John Erick Dowdle, lanciato nell’ Empireo del cinema che paga dal mockumentary The Poughkeepsie Tapes. Il riadattamento della sceneggiatura è stata affidato allo stesso regista ed al di lui fratello Drew – già cosceneggiatore del suddetto The Poughkeepsie Tapes – e dovrebbe riproporre integralmente quanto già narrato in [Rec]: le uniche variazioni sostanziali riguarderebbero una nuova location – Los Angeles – e la caratterizzazione di qualche personaggio. Jennifer Carpenter (The Exorcism of Emily Rose, Dexter) ricoprirà il ruolo della protagonista, affiancata da Jay Hernandez (il Paxton dei due Hostel) e Jonathan Schaech (Prom Night 2008, Living Hell). L’uscita è prevista per ottobre 2008.
Che una nuova, disperata quanto grottesca tendenza stia sorgendo sulle ceneri di quella precedente ormai in via di esaurimento, deprecabile quanto vogliamo ma nei fatti vera e propria manna dal cielo per i portafogli sempre più leggeri delle major? Il primo sintomo di un cerchio che per forza di cose va chiudendosi nella maniera più bizzarra, o un’ennesima, progressiva fase nell’immortale pratica del raschiamento dei fondi di barile?
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.