Per la puntata d’esordio del serial TV Masters of Horror, il vecchio Don ha pensato di rispolverare quella vecchia amicizia tanto fruttuosa con l’autore di Bubba Ho-Tep.
Ellen (Bree Turner) è in viaggio lungo una tortuosa e solitaria strada tra le montagne. Una banale distrazione e il tamponamento di un’auto misteriosamente abbandonata in carreggiata è servito. Ripresasi dallo shock dell’impatto, si trova a fare i conti con Moonface (John DeSantis), un brutale e bestiale serial killer di casa in quei boschi dimenticati dalla civiltà. Me Ellen è indifesa solo all’apparenza: grazie agli insegnamenti para-militari del’ex marito, maniaco ossessivo della sicurezza e dell’autodifesa, l’esito della contesa non sarà così scontato.
Nel 2003, da un soggetto di Joe R. Lansdale Don Coscarelli diede vita a Bubba Ho-tep, un piccolo grande gioiello che, complici un plot grottesco e brillantemente pop, un attore culto e originali scelte registiche, divenne all’istante una pellicola cult, oggetto di venerazione da orde di fans. Un paio d’anni dopo, in occasione della puntata d’esordio della prima stagione del serial TV Masters of Horror, il vecchio Don ha ben pensato di rispolverare quella vecchia amicizia tanto fruttuosa, tornando a pescare nell’infinita raccolta di racconti brevi del grande Joe, con la speranza di bissare il successo ottenuto dalla precedente collaborazione. Scartati gli episodi più bizzarri di elvisiana memoria, considerata la specificità del progetto Masters of Horror e la sua natura prettamente televisiva, la scelta è caduta su Incident On and Off a Mountain, soprattutto in virtù della sua natura più classicamente horror. E paradossalmente, proprio questo rischiava di essere il maggior limite del progetto: francamente, dell’ennesimo survival fotocopia corredato dal villain di turno, nessuno ne sentiva la necessità. Ma quando si parla di Lansdale, mai giungere a facili conclusioni: anche da quello un po’ meno ispirato, è quasi fisiologico aspettarsi la zampata del fuoriclasse, quella zampata in grado di conferire più rotondità e spessore ad una narrazione indiscutibilmente ben confezionabile – le qualità di Coscarelli non sono in discussione – quanto dannatamente piatta.
Parallelamente alla vicenda principale che coinvolge Angela e Moonface, invece, la pellicola divaga spesso e volentieri in lunghi flashback che ripercorrono la tribolata vicenda amorosa di Ellen e dell’ex marito Bruce (Ethan Embry), dal primo appuntamento all’epilogo della storia: due binari narrativi che, arricchendo di ulteriori sfaccettature la vicenda, convergono progressivamente fino a ricollegarsi con efficacia in un finale (relativamente) a sorpresa, che non regala meraviglie in quanto ad inventiva ma concede quel quid in più allo spessore di tutta la narrazione. Da banale survival a moderato tasso di gore la pellicola sbanda controllata in territori psicologici meno diretti quanto ad impatto ma decisamente più suggestivi e sostanziosi. In un contesto registico nel complesso solido e privo di grosse sbavature, il regista ritaglia un piccolo spazio ad hoc per il fedele Angus Scrimm, il celebre Tall Man della fortunata serie Fantasmi. In definitiva, un episodio d’apertura più che dignitoso, ben lontano dalle vette raggiunte da Joe Dante nel formidabile Homecoming, ma decisamente superiore ad altri episodi della stessa serie, l’argentiano Jenifer tra gli altri.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.