La solitamente severa MPAA avrebbe affibiato alla pellicola un magnanimo PG-13 che richiede solamente la presenza di un adulto per i minori di tredici anni.
Parallelamente alla produzione della pellicola vera e propria, la creazione dell’ormai imminente I Am Legend di Francis Lawrence è stata costantemente accompagnata da un altro tipo di “gestazione”: quella di pubblico e addetti ai lavori che – da siti specializzati, blog e quant’altro – hanno seguito lo sviluppo del progetto con un misto di trepidazione, paura e diffidenza, con una sensibile e crescente predominanza delle ultime, spesso causate da qualcosa di poco più concreto che ufficiose voci di corridoio. Ma se certe notizie arrivano direttamente dal sito ufficiale, beh, la faccenda si fa decisamente più minacciosa.
Questa la sostanza: dal sito ufficiale del film si è scoperto che la solitamente severa MPAA avrebbe affibiato alla pellicola un magnanimo PG-13 che, ricordiamo, richiede “solamente” la presenza di un adulto per i minori di tredici anni, invece della ben più severa R, che rappresenta lo standard comune per un film horror mediamente violento.
Nell’ottica dei produttori, questo allargherebbe a dismisura il bacino di utenza al fatidico esame del box office. In quella della pellicola, implicherebbe un sensibile ammorbidimento dei momenti più violenti della narrazione che, pur non essendo il motore principale del romanzo originale stesso, innegabilmente esistono.
Ovviamente la notizia ha scatentato l’ennesimo, inevitabile vespaio sulla tanto millantata fedeltà al romanzo di Matheson, già messa a dura prova dalle misteriose motivazioni che hanno imposto al regista di girare nuovamente tutte le scene finali della pellicola, e che, alla luce di quest’ultimo aggiornamento, assume contorni tutt’altro che promettenti. Sia come sia, il tempo delle ipotesi è quasi finito: la verità a partire dal 14 dicembre nelle sale americane.
About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.