Recensione fumetti La Nascita Del Pistolero – Volume Unico

La Nascita Del Pistolero – Volume Unico

L’avventura di un uomo comincia con la prova di un ragazzo…

Gli albi del fumetto La Torre Nera – La nascita del pistolero, usciti in questi mesi, sono stati finalmente raccolti in un unico volume, pubblicato in Italia dalla Sperling & Kupfer e in libreria dal 6 novembre. Stephen King, l’autore della saga, ha rivestito nel progetto i panni di direttore creativo ed esecutivo, affiancato da Jae Lee e Richard Isanove (disegni), Peter David (sceneggiatura) e Robin Furth (trama e consulenza). Per l’edizione italiana, Pier Paolo Ronchetti ha curato la traduzione e Lorenzo Raggioli il lettering.

La nascita del pistolero racconta l’infanzia di Roland Deschain, quando ancora quattordicenne decide di sfidare il maestro Cort, passo necessario per conquistare il diritto ad impugnare le pistole. Roland è un ragazzo precoce, già molto più abile dei suoi compagni, ma una scelta apparentemente così avventata è maturata in seguito alla scoperta dell’adulterio della madre, sedotta dal primo consigliere del marito, il mago Marten Broadcloack. Questa prima parte è tratta dal primo volume della saga, L’ultimo cavaliere. Dopo la vittoria su Cort, ottenuta grazie alla scelta dell’arma con cui combattere (il falco David), Roland viene viene mandato in missione dal padre ad Hambry, insieme ai compagni Cuthber Allgood e Alain Johns. Qui Roland farà la conoscenza di Jonas, Depape e Reynolds, i terribili Cacciatori della Bara… ma anche quella di Susan, il suo grande amore. Questa parte è interamente tratta dal quarto volume della saga, intitolato La sfera del buio.

L’opera ha suscitato opinioni diverse e accesi dibattiti tra i lettori, come testimoniano numerosi forum in cui l’argomento è stato sollevato. Era immaginabile. Molti fan kinghiani accusano il fumetto di aver eccessivamente impoverito la storia, anche in queste battute iniziali, mentre chi non si era avvicinato prima d’ora all’universo del pistolero ne ha ricavato una sensazione di grande confusione (diversi punti della trama, infatti, sono spiegati superficialmente o niente affatto). Ma c’è anche chi considera semplificazioni e tagli indispensabili per l’adattamento del romanzo al fumetto.

L’opinione di chi scrive si colloca più o meno a metà strada tra quelle appena citate. La nascita del pistolero, d’altronde, non è nè L’ultimo cavaliereLa sfera del buio. Si tratta di una storia per molti aspetti autonoma, che riprende episodi e spunti dal capolavoro di King, ma lo fa nella maniera che più si adatta all’economia del suo racconto e non a quello del Re. Inoltre, Jae Lee e Richard Isanove hanno dato vita a immagini di forte impatto, che bene riescono a riprodurre l’atmosfera di quel mondo magico e terribile. Gli eventi non sono stravolti e, soprattutto, la fedeltà ai dialoghi è altissima.

Confesso di essermi avvicinato a questo volume con autentico timore e con lo spiacevole presentimento che Roland fosse stato banalizzato, a tratti persino ridicolizzato, e con lui tutti gli altri personaggi e la storia stessa. Ebbene, questo non è accaduto. Si potrà sostenere, e a ragione, che la storia è impoverita, che si sarebbe dovuto insistere sulla costruzione del personaggio del pistolero, conferendogli maggior spessore e profondità… ma una cocente delusione, per molti versi ipotizzabile, c’è stata almeno risparmiata.

Aye, proprio così.

E di questo dico grazie-sai.

La Torre Nera – La Nascita Del Pistolero

Sperling & Kupfer, 2007
pp. 240
€ 16,50
Disponibile dal 6 novembre 2007

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