Il dolore per la perdita di un figlio o di una sorella, è uno spettro che ti perseguiterà per tutto il resto della tua vita. Pare essere questa la dolorosa metafora da cui prende spunto SPIRIT la ghost story di Graham Masterton.
Un gelido affresco familiare che segue le vicende delle sorelle Buchanan – Peggy, Elizabeth e Laura – partendo dalla tragica morte della più piccola delle tre, Peggy “mollettina”, trovata senza vita sotto la superficie ghiacciata della piscina di casa. Dal giorno della scomparsa della piccola, la famiglia Buchanan è condannata a un continuo tormento che Masterton centellina con l’abilità di un consumato torturatore.
Le continue – misteriose – apparizioni di una bimba vestita di bianco, devasteranno sia la psiche che il fisico dei due genitori e mineranno la serenità delle due sorelline, praticamente orfane dal giorno stesso della morte di Peggy, sole e sbandate da quell’infausto giorno in poi con un’unica, asfissiante presenza nelle loro vite disgraziate: la bambina vestita di bianco. Un incubo a sua volta capace di evocare incubi ben peggiori, mostruosità che possono sopravvivere solo nel regno fatato di una fiaba per bambini, in grado di sbriciolare tutto nel loro gelido abbraccio mortale. Liz e Laura, una volta diventate adulte, dovranno imparare di nuovo a credere alle favole per riuscire a sopravvivere a una realtà divenuta insostenibile e cercare – finalmente – di ricostruirsi un’esistenza serena. Un romanzo a tratti magico, talvolta crudo e sferzante. Sicuramente una delle letture più interessanti degli ultimi tempi.
About Andrea G. Colombo
E’ qui praticamente da sempre. Ha dato vita a Horror.it, Horror Mania (la rivista da edicola) e Thriller Mania. E visto che si annoiava, ha pure scritto il romanzo Il Diacono. Si occupa della gestione del sito rinchiuso nel suo antro dal quale non esce quasi mai. Risponde alle mail con tempi geologici.