Cell: Parla Eli Roth!

L’obiettivo è di far uscire il film nelle sale americane la prossima estate.

Che Eli Roth avesse in programma l’adattamento sul grande schermo della penultima fatica letteraria di Stephen King é un fatto assodato da tempo, passato colpevolmente in secondo piano a causa della (eccessiva?) sovresposizione mediatica di cui ha goduto il suo controverso Hostel 2. Finalmente libero da doveri promozionali, il regista ha ripreso il filo del discorso, concedendoci qualche anticipazione sul suo prossimo lavoro.La prima, buona notizia è che la preproduzione della pellicola ha subito una brusca accelerazione: l’obiettivo è quello di far uscire il film nelle sale americane la prossima estate, quindi con qualche mese di anticipo rispetto alla programmazione originale. Roth, che ne ha curato la sceneggiatura in prima persona insieme all’inossidabile coppia Scott Alexander/Larry Karaszwesky (Ed Wood, 1408) si è leggermente sbottonato su quella che sarà l’inclinazione generale del suo progetto:

faremo in modo che il senso di pericolo incombente resti una costante anche nelle sezioni successive, quando il ritmo cala e lascia spazio ad una narrazione più pacata e riflessiva“Adoro la scena iniziale del romanzo: il nostro scopo è quello di riuscire a riproporre fedelemente i toni tesi e caotici che dominano le prime quaranta pagine del libro: faremo in modo che il senso di pericolo incombente resti una costante anche nelle sezioni successive, quando il ritmo cala e lascia spazio ad una narrazione più pacata e riflessiva.”. “Ho sottoposto il nostro lavoro allo stesso King, che l’ha giudicato più che valido: l’ultimo mio desiderio è quello di andare contro lo spirito originale del suo lavoro.”

Interrogato riguardo al “vizietto” di King di partecipare con piccoli cameo ai lungometraggi tratti dai suoi romanzi, Roth ha ribattuto: “In una scena di totale delirio metropolitano, dove tutti cercano di uccidersi a vicenda, potrei mai negargli una particina?”

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