Bubba Ho-Tep, è un film come non se ne fanno più. Un film come quelli di una volta, quando alla mancanza di budget stratosferici ed effetti speciali scintillanti, si “sopperiva” con le idee e la passione.
Prendete un maestro della letteratura postmoderna come Joe R. Lansdale, aggiungete un attore cult per eccellenza come Bruce Campbell e poi, amalgamate il tutto con un regista che possiede il gusto del bizzarro come Don Coscarelli (Phantasm e seguiti)… otterrete una pellicola improbabile e strampalata, grottesca nel DNA ma elegante nell’anima.
n perfetto esempio di cinema innovativo, lontano dagli stereotipi e dalle logiche di mercato, quasi surreale, ma per nostra fortuna, umile nell’osare troppo. Una ventata di aria fresca, come non se ne respirava da tempo. Un film talmente interessante e inusuale, che in Italia, insistono a non volerlo distribuire, mentre nel resto del mondo, si parla già di un seguito (Bubba Nosferatu). Maledizione!
Tutto si svolge all’interno di una triste casa di riposo nel Texas. Tra i simpatici vecchietti ospitati nella struttura, c’è un arzillo Elvis (anche se potrebbe trattarsi di un semplice sosia). Costui ha una strana infezione sul pene (cancro?) e passa il suo tempo ricordando i fasti del passato. Ben presto, qualcosa giunge a dare una scossa alla monotona vita dell’ospizio. Una mummia, preannunciata da scarafaggi enormi, si aggira per i corridoi dell’edificio rubando le anime dei vecchietti. Elvis, con l’aiuto di un altro anziano (un nero che dice di essere JFK), decide di dargli la caccia. Bubba Ho-Tep, è un film come non se ne fanno più. Un film come quelli di una volta, quando alla mancanza di budget stratosferici ed effetti speciali scintillanti, si “sopperiva” con le idee e la passione. È questo, il punto di forza della pellicola, il rincorrere le idee. Bubba Ho-Tep, non sceglie mai la strada più semplice della spettacolarizzazione a tutti i costi, ma si concede il lusso di non strafare perché non ne ha affatto bisogno. Cerca solo qualche guizzo, un pizzico di estro, una trovata diversa dal solito. Speziato ma con classe. È uno di quei film che ti restano appiccicati addosso, atmosfere e momenti, ti si installano nel cervello e non li levi più. Bubba Ho-Tep, anche se può sembrare strano, è un film semplice, per nulla artificioso nel suo sostare sopra le righe. Un prodotto onesto, girato con “i piedi per terra” e capace di veicolare riflessioni non banali sulla vecchiaia. E poi c’è Lui… Bruce Campbell, che riesce in questo film, più che in ogni altro, a dimostrare la stoffa di attore sapiente. Non interpreta il solito personaggio, è un Campbell malinconico. Sempre pasticcione e sbruffoncello, ma con una inedita nota dolente nello sguardo. Un Elvis indimenticabile. Straordinari i suoi monologhi, le sue facce da vecchio rassegnato ma dignitoso; spassosissima la scena del combattimento con lo scarafaggio. Un’interpretazione da dieci e lode.
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